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Un libro è un regalo con cui si va sul sicuro.
Nessuno lo giudica per il prezzo. Se non piace la colpa è dell’autore. Lo si legge da soli, e se è bello lo si consiglia a qualcuno.

Un vino è un regalo con cui sembra di andare sul sicuro, ma…
Tutti lo giudicano per il prezzo. Se non piace è colpa di chi l’ha regalato. Lo si beve in compagnia, e certamente se ne parla se buono, ma soprattutto se ne sparla se cattivo.

Con encomiabile generosità ed apprezzabile spirito civico dedico quindi una sezione del sito ai vini, presentati secondo lo schema seguente:

Vino, Azienda, prezzo
Tipologia di vino (ed uve), gradazione alcolica
REGIONE
Commento


< Vini naturali

< I miei vini 2008

< Birre artigianali

< I miei vini 2007

< Lazio inaspettato

< I miei vini 2006

VINI NATURALI

Ricevo un email, appunto la data sul calendiario, e l'8 maggio 2010 sono in viale Parioli all'enoteca Bulzoni, per la presentazione della Guida ai vini naturali d'Italia di Giovanni Bietti (volume I, centro Italia). Prima della presentazione, come d'uopo in questi casi, spazio alla degustazione! Tra un bicchiere e l'altro, la domanda che amici e passanti rivolgono a Giovanni è fondamentalmente sempre una: cos'è un vino naturale. La risposta: mentre un vino DOC segue un disciplinare, ed un vino biologico ottempera per apporre tale dicitura ad una legge, un vino naturale riflette la passione e le convinzioni del produttore. La risposta più accurata è però contenuta, a mio avviso, nel manuale (p. 80), nella scheda dedicata all'azienda agricola Massavecchia: «Per capire i personaggi - Fabrizio e Patrizia - è sufficiente raccontare la loro recente scelta di vita: hanno restaurato un vecchio casale a quasi 700 metri d'altezza, in mezzo al bosco (la casa abitata più vicina è a oltre tre chilometri), e lo stanno pian piano trasformando in una piccola azienda autarchica che ricicla acqua piovana, sfrutta l'energia solare, alleva galline, conigli, pecore, vacche e maiali, produce piccole quantità di verdure, cereali, vino, olio, formaggi. Tutto per il consumo personale... Non vi sorprenderà quindi sapere che nonostante conosca i vini Massavecchia da dodici o tredici anni la loro originalità, la differenza stupefacente della stessa etichetta da un'annata all'altra, la naturalezza e bevibilità non finiscono di affascinarmi. Le vigne - poco più di tre ettari, per una produzione che tocca a stento le 12.000 bottiglie - non vedono prodotti chimici da oltre vent'anni, in cantina non si usa nessun prodotto tecnologico e nessun prodotto enologico tranne l'eventuale uso di solforosa, solo all'imbottigliamento e a dosi infinitesimali [...] La filosofia vinicola dell'azienda si riassume in tre punti:

1) il vino deve "portare il territorio dentro di sé";
2) deve essere "da bere", succulento, attrattivo per lo stomaco;
3) deve essere digeribile, dato che è un alimento.

È evidente che per raggiungere questi obiettivi la mano del produttore deve cercare un equilibrio delicatissimo, manipolare l'uva il meno possibile, ma al tempo stesso cercare di esaltarne le caratteristiche attraverso la vinificazione più appropriata».L'affermarsi oggi del vino naturale evoca in me un parallelismo con l'affermarsi ieri dello stile alpino sui colossi himalayani. Non c'era una norma che lo imponeva, furono soltanto la passione e le convinzioni di alcuni grandi alpinisti, che scelsero la via più naturale: poco peso, poca logistica, si arriva fin dove si riesce. La montagna non si assedia, non si manipola. Banditi gli spit in alta quota, le bombole di ossigeno, i chilometri di corde fisse, l'uso di farmaci con finalità doping, i portatori e la successione di campi fissi, il carbone per uso enologico, la chiarificazione con gelatina alimentare, il preparato enzimatico di betaglucanasi,  i tannini liquidi, i trucioli di legno, eccetera. Un approccio by fair means alla montagna ed al vino, dove la rinuncia è uno degli esiti possibili, dove la non standardizzazione è uno dei valori aggiunti, per un vino ed una montagna che sappiano regalare avventura. Lo stile alpino si è sempre più diffuso, per la sola forza dei suoi valori: accadrà così anche per il vino naturale. 
Due informazioni pratiche in chiusura. La prima: il manuale che ho letto ed acquistato è dedicato al centro-Italia, costa 12,50 euro, è pubblicato da Edizioni Estemporanee, ed è il primo di quattro, che nel frattempo hanno iniziato ad essere pubblicati. La seconda: a Roma un ottimo posto dove comprare vini naturali è, per l'appunto, l'enoteca Bulzoni a viale Parioli. Suggerisco di provare i rossi gradolesi di Gianmarco Antonuzi, i bianchi alsaziani di Gérard Schueller, e fuori dal centro Italia i nebbiolesi di Rinaldi.

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I MIEI VINI 2008


Schioppettino, Petrussa, 22 euro
Rosso DOC Colli Orientali del Friuli (Ribolla Nera), 13%
FRIULI
Vino di territorio, la località di Albana di Prepotto è la sua culla di origine.  Rosso rubino, sentori di bosco e spezie. Fa barrique per 18 mesi, ma senza intenti modaioli.

Pecorino, Il Feuduccio, 7 euro
Bianco IGT (Pecorino), 13%
ABRUZZO
Pecorino, antico vitigno della grande famiglia dei Trebbiani, affonda le sue origini nell’ancestrale storia pastorale abruzzese, da cui, forse, trae anche il nome. Colore giallo paglierino tenue, presenta un melange di sfumature tra il dorato ed il verde. Le sensazioni olfattive, mai invadenti e di notevola finezza, ricordano essenze erbacee quali la ginestra, i fiori di campo ed, in secondo piano, la mentuccia. Al gusto si presenta sapido, fresco, pieno con sensazioni immediate di frutta matura che degradano poi in tenui sentori di liquirizia e miele. Eccellente il più costoso Pecorino Yare.

Baglio, Florio, 25 euro
Bianco liquoroso DOC (Grillo), 19%
SICILIA
Marsala vergine di altissima selezione prodotto solo nelle migliori annate. Nasce da uve Grillo particolarmente ricche di zucchero, affina per oltre dieci
anni in antichi caratelli da trecento litri. Prodotto elegante e raffinato, dal
sapore unico, intenso e persistente.Ottimo aperitivo, con antipasti di pesce affumicato o con formaggi a pasta dura mediamente saporiti. Grande vino da meditazione intenso e straordinariamente persistente. Servire a 10° - 12° C.
Ad un prezzo decisamente più abbordabile (8 euro) da provare il Grecale, IGT di Moscato d'Alessandria e Moscato Bianco, gioviale vino da dessert, fruttato e fragrante. Vale la pena visitare il molto elegante sito web dell'azienda.

Casa Lola Albana Passito, Tre Monti, 20 euro
Bianco dolce DOCG (Albana di Romagna), 15%
Romagna
Dolce, avvolgente, potente, sapore di scorze di agrumi e canditi. Pasticceria secca, formaggio di fossa con miele, erborinati. Tra i prodotti dell'azienda notevole il rosso Thea Sangiovese di Romagna, per altro da un territorio, la Romagna, che nell'immaginario è associato solo a vini beverini.


i prezzi sono al 2008
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BIRRE ARTIGIANALI

Ci sono birre diverse. Non sono pastorizzate, quindi la conservazione è più delicata, ma aromi e proprietò organolettiche restano preservati. Non sono filtrate, per cui c'è deposito sul fondo, ma i lieviti donano pastosità e profumo. Costano di più (mediamente 8 euro una bottiglia da 0,75). In genere sono prodotte da micro birrifici. Vanno degustate tra 7° (quelle poco alcoliche) e 12° (quelle molto alcoliche). Di seguito segnaliamo alcuni produttori, e la birra degustata.

Birra del Borgo, Birra Italiana Artigianale
Nasce nel 2005 a Borgorose, un piccolo paesino in provincia di Rieti, ad opera di uno studente universitario di biochimica appassionato di birre. Degustata la birra DUCHESSA, alcol 5,8%, prodotta con il farro, si presenta dorata con riflessi aranciati, schiuma abbondante e pannosa, aroma floreale e fruttato.

Sauris AgriBeer, Zahrebeer
Nasce nel 1999 a Sauris, un piccolo paesino in provincia di Udine, rinomato per il prosciutto, da un'idea imprenditoriale che si propone la produzione e commercializzazione di birra artigianale di elevata qualità, integrale, non pastorizzata né filtrata. Gli ingredienti sono malto di solo orzo distico, luppolo e lievito di birra freschi. Degustata la birra CANAPA, chiara, alcol 5%, dal raffinato aroma di foglie e fiori di Canapa Carmagnola italiana.

Birrificio Baladin
Nasce nel 1996 a Piozzo, un piccolo paesino in provincia di Cuneo. Degustata la birra NORA EGIZIA, alcol 6,8%, ispirata alla cultura dell'antico Egitto, usa tra i componenti il grano kamut. Bassissima percentuale di luppolo, è morbida, e speziata.


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I MIEI VINI 2007

Rosso Conero, Fazi Battaglia, 7 euro
Rosso DOC (Montepulciano, Sangiovese), 13%
MARCHE
Si narra che Annibale avrebbe curato i cavalli malati delle sue armare con robuste somministrazioni di vini del Conero, terra caratterizzata da un promontorio di rara bellezza. Il profumo è intenso, di confettura rossa, ed al palato risulta piacevolmente sapido. Su pecorini di media stagionatura, oppure con gnocchi al sugo d'oca.


Barbera d'Alba, Rinaldi
, 12 euro
Rosso DOC (Barbera), 13,5%
PIEMONTE
Beppe Rinaldi è un "vigneron" carismatico, che sente la terra e l'uva come pochi altri, e produce tutti vini tradizionali, naturali, lontanissimi dal gusto internazionale e dalla barrique modaiola. La sua azienda ha sede in Barolo, e produce l'eccezionale Barolo Brunate - Le Coste. Qui proponiamo la sua notevole Barbera.

Praesidum, Enzo Pasquale, 17 euro
Rosso DOC (Montepulciano d'Abruzzo), 13,5%
ABRUZZO
La guida dei vini de L'Espresso per l'annata 2002 recita: "Enzo Pasquale mette fuori gioco chi lo voleva artefice di un exploit isolato, e si conferma l'interprete più ispirato dell'anima montanara del Montepulciano d'Abruzzo. Con buona pace degli anacronistici fautori di rossi tutti muscoli e poco cervello". La bottiglia aperta era del 2001, scura, densa, al palato di succosa naturalezza.


Bourgogne Pinot Noir La Vignée, Bouchard Père & Fils, 20 euro
Rosso, 12,5%
FRANCIA
Bouchard padre è riuscito a tramandare ai suoi figli tutta la sapienza di un vigneron: prendere una botte, riempirla di Tavernello, aggiungere 10% di acqua, lasciare riposare una notte, quindi imbottigliare. E fin qui... la magia vera è farlo vendere a venti euro venti: chapeau! Se per caso vi capita di trovarlo su qualche scaffale, non esitate ad approcciare il negoziante per dirgli: se lo beva lei!

Verdicchio di Matelica Mirum Riserva, Fattoria la Monacesca, 15 euro
Bianco DOC (Verdicchio), 14%
MARCHE
Verdicchio: il suo nome fa riferimento a un gruppo numeroso di vitigni, la cui denominazione è espressione delle caratteristiche del grappolo e in particolare di quelle cromatiche della bacca, quali Verdiso, Verdea, Verdeca, Verdello, Verduzzo. Il vino presenta quasi sempre un colore giallo carico con riflessi verdognoli. Nei vini giovani prevalgono acacia e mandorla, in quelli con più anni appaiono sentori che richiamano il cherosene, la pietra focaia, i toni minerali. Due sono le denominazioni: dei Castelli di Jesi, il verdicchio del mare, e di Matelica, il verdicchio di montagna. Il Mirum Riserva è fresco, secco, minerale. Su baccalà in padella, oppure su pasta con pesto di mandorle e pomodorini secchi.

Alto Adige Gewürztraminer Nussbaumer, produttori Termeno
, 20 euro
Bianco DOC (Gewürztraminer), 14,5%
ALTO ADIGE
Alcuni tra i migliori bianchi italiani sono fatti da due cantine sociali dell'Alto Adige. Oltre 100 soci conferitori per ognuna, che scrupolosamente seguono le indicazioni tecniche degli enologi delle cantine: sono le cantine di Terlano e Termeno (Kellerei Terlan e Kellerei Tramin, in tedesco). Termeno e il suo vino hanno un legame inscindibile: la piccola località vanta un terroir viticolo ineccepibile, al punto da prestare il proprio nome tedesco alla varietà più allevata in loco, il Traminer Speziato detto
Gewürztraminer. Dal maso di Nussbaumer si ottiene uno dei più celebri Gewürztraminer italiani, grazie anche al terreno di calcare, argilla e ghiaia, favorevolmente esposto sud-sud ovest. Un bianco capace di invecchiare dieci anni, finanche quindici per alcune annate. Vino aromatico, raffinato, minerale, uno dei migliori tra tutti quelli proposti. Bevuto accompagnando involtino di mazzancolle dolcemente avvolto in sottile lardo di colonnata ed accompagnato da mousse di cime di rape.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Villa Bucci Riserva, Bucci, 25 euro
Bianco DOC (Verdicchio), 13%
MARCHE
Dorato, consistente. Olfatto che volteggia dalla susina matura all'agrume, dal miele alla mandorla. Indugia a lungo sul palato, avvolgendolo in uno sferico e armonico insieme di freschezza e... vabbeh, è buono parecchio. Scampi avvolti  di guanciale e grigliati.

Champagne Brut Blanc de Blancs, M. Maillart, 20 euro
Champagne, 12,5%
FRANCIA
Aromatico, sentore di mele e biscotti da forno, un ottimo champagne ad un prezzo impensabile per le logiche italiane, acquistato su 
Whine & co., affidabile ed interessante negozio francese on-line di vini.

Riserva del Fondatore 1987, Berta,  130 euro
Grappa (Nebbiolo da Barolo e Barbera d'Asti), 45%
PIEMONTE
Delle pagine dedicate ai vini accetteranno la prepotente intrusione di una grappa di qualità eccezionale, come il prezzo testimonia... Colore ambrato, profumo avvolgente, un concerto di sensazioni tra le quali spicca la frutta matura, la ciliegia, il cacao. Da regalare con cioccolatini di alta scuola torinese, a qualcuno cui si tiene. 


i prezzi sono al 2007
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LAZIO INASPETTATO

Vigna del vassallo, Colle Picchioni, 18 euro
Rosso IGT (Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc), 13%
LAZIO
Vino simbolo della cantina di Paola Picchioni, prende il suo nome dall'appezzamento migliore della tenuta, così chiamato in onore dei braccianti che faticavano la terra. L'annata migliore resta al momento quella del 2001. Con arista di maiale al forno. 

Cori Capolemole Bianco, Carpineti Marco, 6 euro
Bianco (Bellone, Malvasia, Greco, TRebbiano), 13%
LAZIO
Carpineti incanta con un bianco davvero interessante, Il Moro, da due rare uve autoctone quali greco giallo e greco moro (ma è molto buono anche il Collesanti, da uve bellone in purezza), e con uno dei bianchi dolci più buoni d'Italia (il Ludum, vendemmia tardiva sempre da uve bellone in purezza). Il Capolemole Bianco qui è segnalato per l'eccellente rapporto qualità prezzo. 

Aphrodisium, Casale del Giglio, 22 euro
Bianco dolce IGT (Petit Manseng, Greco, Fiano e Viognier), 11% (gr. sviluppata)
LAZIO
Vendemmia tardiva accattivante, ha un potenziale alcolico di 18%, sviluppato a seconda degli anni intorno all'11%, per avere delicatezza e dolcezza assieme. Dorato, luminoso, profuma di buccia di mela, agrumi, miele. Da gustare a fine pasto, con piccola pasticceria secca, specialmente d'estate.

i prezzi sono al 2007

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 I MIEI VINI 2006

Montepulciano d’Abruzzo Colle Secco, Cantina Tollo, 6 euro
Rosso DOC (Montepulciano), 13.5%
ABRUZZO
Basico, super basico, ma valido.

Nero D’Avola, Morgante, 7 euro
Rosso IGT (Nero d’avola), 13.5%
SICILIA
Rosso rubino, aromi di marasca e spezie. Vinificato in acciaio, matura per quattro mesi in barrique di Allier e Troncais. Su primi piatti con robusti sughi di carne.
 
Collio Rosso, Renato Keber, 10 euro
Rosso DOC (Cabernet Franc, Merlot), 13%
FRIULI

Teroldego Rotaliano Riserva, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, 12 euro
Rosso DOC (Teroldego), 13%
TRENTINO
Un vino che sa di vino, e di uva, l’uva Teroldego, autoctona della ciotolosa piana rotaliana, ad un’ora di macchina dal Campanil Alto e dal Crozzon di Brenta.
 
Sfursat di Valtellina, Nino Negri, 28 euro
Rosso DOC (Nebbiolo), 14.5%
LOMBARDIA
Il Nebbiolo, localmente detto Chiavennasca, è un’uva generosa di grandi vini: il Barolo, ma anche il Barbaresco, il Gattinara, e lo “sforzato” della Valtellina, premio ad una viticoltura eroica che strappa terreno alla montagna terrazzandolo. Maturazione un anno in botti di Slavonia. Colore granato intenso con riflessi di mattone. Un mito di vino.
(Da non confondere con lo Sforzato 5 stelle sempre di Nino Negri, che costa una quindicina di euro in più!)

Rosa del Golfo, Rosa del Golfo, 7 euro
Rosato IGT (Negroamaro, Malvasia Nera), 12.5%
PUGLIA
Un rosato, perché no? Luminoso, rosa ciliegiolo, presenta profumi tipici di un buon rosato base: rosa canina e violetta, in semplicità. 
Ottimo per chi segue una qualsiasi dieta, accompagnando egregiamente petto di pollo ai ferri e spinaci, ma anche fettuccine con pomodoro, zucchine e gamberi.

A.A. Terlaner Classico, Cantina di Terlano, 7 euro
Bianco DOC (Pinot Blanc, Chardonnay, Sauvignon Blanc), 13%
ALTO ADIGE

Angimbè, Cusumano, 7 euro
Bianco DOC (Inzolia, Chardonnay), 13%
SICILIA
Vino ruffiano, decisamente. Si accompagna praticamente a tutto, ed ha un buon prezzo: due punti di forza.
 
Malvasia del Lazio Rumon, Cantine Conte Zandotti, 11 euro
Bianco IGT (Malvasia Puntinata), 13.5%
LAZIO
Eccezionale rapporto qualità/prezzo, da abbinare senz’altro ad abbacchio scottadito, magari accompagnato da carciofi romaneschi.

Chardonnay Marina Cvetic, Masciarelli, 25 euro
Bianco IGT (Chardonnay), 14.5%
ABRUZZO
Il naso è ammaliato da nespola e banana matura, quindi sedotto dall’arrivo di nocciola tostata, caffè, burro fuso. 
Ha corpo, struttura, freschezza, morbidezza, dono di due anni di sapiente barrique. 
Sotto la Maiella, montagna dai dislivelli “himalayani”, l’azienda Masciarelli fa grandi cose.

Mirju, Pedra Majore, 16 euro
Bianco dolce VDT (Moscato), 14.5%
SARDEGNA
Colore oro, riflessi ambrati, intenso, aromatico, per concludere una cena con un vino dolce e della pasticceria secca. 
Evviva la Sardegna, terra di mirto, calcare, mare e montagna, terra di trekking indimenticabili.

Yanir Moscato Passito di Pantelleria, Miceli, 18 euro
Bianco dolce VDT (Moscato), 15%
SICILIA
Da provare a fine pasto con formaggi stagionati e sapidi.

i prezzi sono al 2006

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